Didacta 2025 la fiera dell’educational
La Fiera Didacta è uno degli eventi più importanti in Italia dedicati al mondo della scuola, della formazione e dell’innovazione didattica. Si svolge ogni anno a Firenze, presso la Fortezza da Basso, e rappresenta un punto di riferimento per insegnanti, dirigenti scolastici, educatori, formatori e aziende del settore.
L’evento, nato nel 2017, si ispira alla storica Didacta International di Germania, una delle maggiori fiere al mondo dedicate all’educazione. La versione italiana, quest’anno in svolgimento dal 12 al 14 marzo 2025, si propone come un’occasione per discutere, sperimentare e approfondire le nuove tendenze nel campo della didattica, con un focus particolare sull’innovazione tecnologica e metodologica.
Cosa offre Didacta?
- Conferenze e seminari: Durante la fiera vengono organizzati incontri con esperti del settore, accademici e rappresentanti istituzionali. I temi spaziano dall’uso delle tecnologie digitali nella didattica all’inclusione scolastica, dalla formazione professionale alla sostenibilità nell’educazione.
- Workshop pratici: Sono previste sessioni hands-on in cui i partecipanti possono sperimentare direttamente nuove metodologie, strumenti digitali o approcci didattici innovativi.
- Area espositiva: Numerosi stand ospitano aziende, editori e realtà che operano nel campo dell’istruzione, presentando prodotti e servizi come piattaforme e-learning, strumenti per la didattica digitale, arredi scolastici e materiali didattici.
- Formazione certificata: Per gli insegnanti, la partecipazione a Didacta può valere come formazione professionale riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione).
A chi si rivolge?
Didacta è pensata per un pubblico ampio e diversificato:
- Insegnanti di ogni ordine e grado (dalla scuola dell’infanzia alla secondaria superiore).
- Dirigenti scolastici e personale amministrativo delle scuole.
- Educatori e formatori.
- Aziende e startup che operano nel settore dell’istruzione e della formazione.
- Studenti universitari e ricercatori interessati alle tematiche educative.
Perché è rilevante?
La fiera rappresenta un’opportunità per riflettere sulle sfide attuali e future del sistema educativo, promuovendo un dialogo tra il mondo della scuola, le istituzioni e il settore privato. In un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici e sociali, Didacta si propone come un laboratorio di idee e soluzioni per una scuola più innovativa, inclusiva e al passo con i tempi.
Se sei interessato all’educazione o lavori nel settore, Didacta è un appuntamento da non perdere per rimanere aggiornati e confrontarti con altri professionisti. Per ulteriori informazioni, puoi visitare il sito ufficiale della fiera.
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Internazionalizzare la propria azienda: una scelta obbligata per l’economia italiana
L’internazionalizzazione delle aziende italiane, soprattutto quelle legate al “Made in Italy”, è fondamentale per rimanere competitive e crescere nel mercato globale. Ecco alcuni punti chiave per capire come le imprese affrontano le sfide internazionali e come noi di Opportunity Center le aiutiamo a farlo:
- Vantaggio del territorio e delle collaborazioni locali
Le piccole e medie imprese italiane, in particolare quelle dei distretti industriali, riescono a farsi strada all’estero grazie a un approccio “glocale”. Cosa significa? Significa che riescono a unire la forza delle tradizioni locali con la reputazione globale del “Made in Italy”. Questo dà loro un vantaggio competitivo sui mercati internazionali, perché riescono a distinguersi grazie alla loro identità unica. - Concorrenza dai paesi emergenti
L’aumento della competizione, soprattutto da parte dei paesi emergenti, ha costretto molte aziende italiane a ripensare le loro strategie. Ora stanno puntando di più sulle proprie capacità interne, sviluppando soluzioni su misura per resistere alla pressione della concorrenza globale. - Il potere del “Made in Italy”
Il marchio “Made in Italy” è famoso in tutto il mondo per la sua qualità, l’eleganza e il design innovativo, specialmente in settori come moda, arredamento e alimentare. Questo dà alle imprese italiane un vantaggio enorme, perché molti consumatori associano il “Made in Italy” a prodotti di lusso e alta qualità, oltre a portare con se tutti i valori positivi dell’essere italiani come il “godere i piaceri della vita”. - Digitalizzazione e nuovi modi di vendere
La trasformazione digitale sta cambiando il modo in cui le imprese italiane fanno affari. Oggi, per entrare in nuovi mercati e raggiungere clienti globali, è essenziale saper utilizzare gli strumenti digitali e fondamentale avere una propria presenza online con un sitoweb ben strutturato e posizionato. Questo sta aprendo nuove opportunità per le PMI italiane, che possono così espandersi oltre i confini nazionali. - Innovazione e sostenibilità
L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità sta diventando sempre più importante, soprattutto nei settori agroalimentare e fashion nel quale ultimamente si stanno evidenziando tutti i danni ambientali legati al “fast fashion”. Le imprese che scelgono di adottare standard ambientali e sociali possono ottenere migliori risultati sui mercati internazionali, distinguendosi con prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Quindi l’internazionalizzazione non è solo una scelta, ma una necessità strategica per le aziende italiane, soprattutto quelle legate al “Made in Italy”. Il mercato globale presenta grandi opportunità, ma anche sfide che richiedono alle imprese di evolversi continuamente. Sfruttando i vantaggi competitivi che derivano dal loro legame con il territorio, come la qualità artigianale e la tradizione, insieme alla forza del marchio “Made in Italy”, le imprese italiane possono distinguersi su scala mondiale. Tuttavia, per avere successo a lungo termine, è fondamentale che queste aziende adottino anche la digitalizzazione e abbraccino l’innovazione, con un occhio sempre più attento alla sostenibilità.
Essere presenti in Europa e Stati Uniti è obbligatorio, affacciarsi al Medio Oriente e raggiungere l’Asia un’opportunità
Tra i mercati internazionali più promettenti per le aziende italiane, un caso particolarmente interessante è quello degli Emirati Arabi Uniti. Questo paese, e in particolare la città di Dubai, rappresenta una piattaforma cruciale per l’espansione nel Medio Oriente e persino in Asia. Gli Emirati offrono un contesto economico altamente dinamico, con una domanda in crescita per i prodotti di lusso e di alta qualità, dove il “Made in Italy” ha un’attrattiva particolare.
In settori come la moda, il design e l’agroalimentare, il “Made in Italy” gode di una reputazione eccellente, in quanto sinonimo di raffinatezza, eleganza e attenzione ai dettagli. Le classi medie e alte degli Emirati, con un forte potere d’acquisto e un interesse per il lusso, apprezzano molto i prodotti italiani, sia per il loro valore intrinseco che per il prestigio che rappresentano.
Inoltre, gli Emirati Arabi Uniti offrono condizioni vantaggiose per gli investimenti stranieri, grazie a un ambiente fiscale favorevole, infrastrutture avanzate e una legislazione che facilita l’ingresso delle imprese internazionali. Le aziende italiane che riescono a stabilire una presenza stabile in questo mercato non solo possono accedere ai consumatori locali, ma anche sfruttare il paese come hub strategico per espandersi verso altre nazioni del Golfo Persico e dell’Asia meridionale.
Noi di Opportunity Center siamo qui per aiutare la tua impresa nel delicato processo di internazionalizzazione e particolarmente per aiutarti nelle fasi di supporto legale e normativo oltre che nella fase finanziaria e di accesso a fondi dedicati.
Importante resta sempre rafforzare il radicamento nei mercati tradizionali, come quelli europei e americani, ma le aziende del Made in Italy dovrebbero considerare con grande attenzione i mercati emergenti e ad alto potenziale, come quello degli Emirati Arabi Uniti. Combinando tradizione, innovazione digitale e una visione globale possono prosperare in un contesto sempre più competitivo.
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Presentazione della Casa del Made in Italy di Napoli – tavola rotonda
In concomitanza con l’inaugurazione della “Casa del Made in Italy” di Napoli in piazza Garibaldi 19 a Napoli, ad opera del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, continua lo sviluppo del progetto delle Case del Made in Italy, già inaugurate a Torino, Catania, Perugia e L’Aquila, primi dei 55 presidi previsti dal Mimit sul territorio nazionale.
Il 12 luglio 2024, si è svolto a Napoli un’importante tavola rotonda dedicata alla presentazione del progetto “Casa del Made in Italy”. Questo evento ha rappresento un’occasione straordinaria per discutere e valorizzare l’eccellenza del patrimonio artigianale e industriale italiano, riunendo esperti, imprenditori, istituzioni e appassionati del Made in Italy.
Obiettivi dell’Evento
Presentazione del Progetto: illustrare gli obiettivi, le strategie e le iniziative della “Casa del Made in Italy”, un progetto innovativo volto a promuovere e tutelare i prodotti italiani di alta qualità e favorire la creazione di impresa.
Networking e Collaborazione: Favorire l’incontro e lo scambio di idee tra i principali attori del settore, creando opportunità di collaborazione e sinergie.
Valorizzazione del Territorio: Mettere in luce il ruolo di Napoli e del Sud Italia come centri di eccellenza nella produzione artigianale e industriale.
I partecipanti
- Benedetto Mineo – Capo IV Dipartimento MIMIT
- Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
- Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli *
- Antonio Marchiello, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania *
- Rappresentante del MIMIT
TAVOLA ROTONDA “Fabbisogni, competenze e opportunità per le imprese campane”
SESSIONE I – “Eccellenze, competenze e potenzialità del made in Italy in Campania”
- Giuseppe Perna, responsabile Sportello Impresa MIMIT – Casa del Made in Italy Campania
- Girolamo Pettrone, in rappresentanza di Unioncamere Campania
- Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione Industriali di Napoli
- Antonio Garofalo, in rappresentanza della Conferenza dei Rettori Universitari della Campania
- Marco Calabrò, Professore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
- Ettore Acerra, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania
SESSIONE II – “Politiche per l’innovazione e tecnologie emergenti a sostegno delle imprese”
- Elvira Raviele, Dirigente dell’Ufficio di Gabinetto MIMIT
- Angelo Giuliana, Direttore del Competence Center MediTech
- Giorgio Ventre, Direttore dell’Apple Developer Academy
- Antonia Maria Tulino, Direttrice della 5G Academy
- Andrea Patroni Griffi, Professore di diritto costituzionale e Consigliere giuridico dell’Ufficio Legislativo del MIMIT
Cogliere le opportunità nelle scuole
L’Opportunity Center con la Fondazione Cultura & Innovazione sono dalla nascita di questo progetto parte integrante e ne sposano in pieno obbiettivi e valori. “In particolare riteniamo che investire nella formazione degli studenti sia cruciale per garantire che le nuove generazioni siano preparate a soddisfare le esigenze delle aziende e del mercato del lavoro” commenta il Presidente Riccardo Iuzzolino.
Ecco alcuni motivi per cui questa è una priorità:
Ricerca e innovazione: Gli studenti formati adeguatamente possono contribuire all’innovazione e alla crescita economica. La formazione incentiva la ricerca e lo sviluppo, portando a soluzioni innovative che beneficiano sia le aziende che la società nel suo complesso.
Competenze specifiche: Le aziende richiedono competenze specifiche, come la conoscenza di strumenti software, abilità tecniche o competenze linguistiche. Investire nella formazione degli studenti consente loro di acquisire queste competenze in modo mirato.
Adattabilità: Il mondo del lavoro è in continua evoluzione. Gli studenti devono essere in grado di adattarsi ai cambiamenti tecnologici, alle nuove metodologie e alle tendenze del settore. La formazione li prepara a essere flessibili e pronti a imparare costantemente.
Soft skills: Oltre alle competenze tecniche, le aziende cercano anche soft skills come la comunicazione efficace, la leadership e la capacità di lavorare in team. La formazione può sviluppare queste abilità, rendendo gli studenti più completi e pronti per il mondo del lavoro.
Collegamenti con l’industria: Investire nella formazione degli studenti crea opportunità per collaborazioni con le aziende. Stage, progetti di ricerca e partnership accademiche consentono agli studenti di entrare in contatto con il mondo reale e di comprendere meglio le esigenze delle aziende.
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Fondazione Cultura&Innovazione all’ ‘Orientalife’: la scuola che orienta per la vita
Tre giorni di full immersion, fatti di attività digitali ed innovative, con l’ausilio di nuove tecnologie.
il tutto all’interno di una location di eccezione quale Palazzo Reale di Napoli.
La manifestazione a cura della Regione Campania, Ufficio Scolastico Regionale, Inail e Anpal Campania vedrà migliaia di giovani studenti alternarsi tra le attività proposte.

LINEA ALLA SCUOLA, Iniziativa a cura di Fondazione Cultura&innovazione nell’ambito del programma Orientalife, vedrà durante i tre giorni di manifestazione a Palazzo Reale tutti discenti cimentarsi – attraverso simulate e compiti di realtà – in attività di comunicazione e giornalismo collegate con la social radio e la social TV, stimolati nella loro creatività e nonché ad interagire in modo naturale con il mondo dei mass-media.
Attraverso la cooperazione con giornalisti e cameramen, I ragazzi che si affacceranno al corner appositamente adibito avranno modo di raccontare la loro esperienza ai microfoni di Linea alla scuola, partecipare alle sfide giornalistiche e mediatiche dell’agorà, diventare addetti stampa dell’evento raccontandolo in diretta. Fondazione Cultura&innovazione si occuperà inoltre di intervistare i partecipanti, raccogliere idee e sensazioni, raccontare in diretta streaming i passaggi della manifestazione.
Oltre ai microfoni e alle interviste, la Fondazione Cultura&innovazione darà vita ad un reportage della manifestazione, che andrà successivamente in onda in TV e sul digitale terrestre.
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